I purificatori d’aria Airfree®, attraverso una innovativa tecnologia, puliscono l’aria degli ambienti confinati mediante un trattamento termico completamente naturale ed efficace in grado di eliminare: allergeni di acari e animali domestici, muffe, batteri, virus, pollini, ozono e contaminanti chimici, prendendosi cura dell’aria che respirate nella vostra casa e nel vostro ambiente lavorativo.
Come funziona AirFree?
L’aria contaminata entra nell’apparecchiatura per convenzione dove l’esclusivo nucleo sterilizzante in ceramica porosa elimina microrganismi e allergeni ad una temperatura che supera i 200°C.
Dopo il processo di sterilizzazione, l’aria entra in contatto con una piastra di raffreddamento e defluisce nell’ambiente libera da germi ed allergeni.
Come avviene questo?
Microrganismi e allergeni sono composti di proteine. Le proteine a temperature molto elevate, subiscono un processo chiamato denaturazione, in pratica la loro struttura viene alterata in maniera irreversibile perdendo le loro potenzialità patogene e allergizzanti. Il processo assomiglia alla sterilizzazione dell’acqua per ebollizione. Tutti sappiamo che già alla temperatura di ebollizione dell’acqua, (100°C circa), virus e batteri vengono neutralizzati.
Airfree tratta continuamente l’aria dall’ambiente che, passando attraverso la camera di sterilizzazione riscaldata a più di 200º C, viene sterilizzata immediatamente. Prima di ritornare purificata all’ambiente l’aria viene raffreddata.
Oltre a possedere un design unico e premiato, opera dal famoso designer Indio da Costa, gli apparecchi Airfree sono totalmente silenziosi. Airfree deve essere utilizzato in modo continuativo per mantere l’ambiente puro.
Come è nato Airfree
La sua sfida è stata di creare un apparecchio capace di rispondere ai seguenti requisiti: ottenere un alto indice di riduzione microbiologica, consumare poca energia, essere totalmente silenzioso, non necessitare di manutenzione, non avere controindicazioni e essere abbastanza piccolo da poter essere utilizzato nell'ambiente domestico.
L’obiettivo più importante era che fosse efficiente nella riduzione della contaminazione microbiologica. Di fronte a tanti principi disponibili, quello che poteva essere usato senza controindicazioni e con alte performance era il calore. Utilizzato diffusamente nelle strutture sanitarie per la sterilizzazione di strumenti e oggetti, il calore è capace di degradare le proteine che causano allergie e che compongono le cellule di microorganismi quali virus e batteri. Essendo le proteine termolabili, non resistono alle alte temperature e subiscono un processo di degradazione quasi istantaneo.
L’inventore aveva però la necessita di trattare termicamente l’aria senza che tutto l’ambiente si scaldasse. Per questo è stato previsto previsto un meccanismo per il raffreddamento dell’aria dopo l’applicazione del calore.
Per avere un flusso d'aria con una velocità sufficiente affinchè tutta l’aria dell’ambiente fosse trattata, la soluzione più semplice sarebbe stata l’utilizzo di una turbina o una ventola. Queste soluzioni sono però inevitabilmente rumorose, e tendono ad usurarsi rapidamente. L’inventore di Airfree ha invece risolto il problema in modo geniale grazie ad un meccanismo di differenza di pressione basato sulla convezione, garantendo un flusso totalmente silenzioso di 14.000/20.000 litri di aria/ora. Inoltre, lo spostamento d'aria attraverso questo metodo consuma meno energia rispetto a ventola o affini.
L'insieme di queste soluzioni: (generazione di un flusso d'aria, sterilizzazione e raffreddamento), furono quindi assemblate in piccoli apparecchi, (meno di 30 cm di altezza) e testati approfonditamente in diversi laboratori di microbiologia. I test hanno certificato fino al 100% di riduzione nel numero di microorganismi nell’aria in uscita da Airfree e una diminuzione fino al 99% nell’aria di tutto l’ambiente.
